giovedì 30 novembre 2023

Questa rivoluzione non si può fermare. Parole di Simòne

Libro: Quando tutte le donne del mondo... 

Parole: #società #stipendi #violenza #collettivo

 Il libro di novembre è di Simon de Beauvoir e vorrei iniziare con una sua frase:

“le donne che hanno seguito le nostre orme si insediano nella mediocrità”. 

Le nostre di chi? Sono le orme delle femministe francesi come Simone, e le sue parole erano dirette alla generazione successiva, quella delle francesi degli Anni 60. Alcune donne che sono giunte fino a una professione impegnativa e a una retribuzione superiore si accontentano (pensano: “è già tanto per una donna!”). Oggi la De Beauvoir ci sta ripetendo che una corsa faticosa può arrestarsi senza sapere cosa c'è al traguardo. Nel suo articolo citava uno dei possibili motivi del rallentamento: negli Anni 30 per le donne una professione impegnativa e una retribuzione alta erano impossibili, negli Anni 60, invece, per molte donne che potrebbero proseguire la corsa è preferibile frenare, perché pensano che il livello raggiunto sia sufficiente ed è bene accontentarsi. Ecco quel “non esigere” che mi ha colpito molto, fortissimo. Perché mi ci rivedo. 

Istruzione e avanguardia: gli anni dell'anticonformismo

Fino al 1943, anno in cui le venne tolta la cattedra alla Sorbona per uno scandalo, la De Beauvoir aveva vissuto, in prima persona e a una velocità pazzesca, l'esperienza di superare i paletti presenti nella società in cui era cresciuta e nella quale voleva vivere (pur cambiandola in alcuni àmbiti). A soli 21 anni Simone era già insegnante, in quanto era risultata tra le più meritevoli studentesse di Francia. Aveva idee grandi e all'avanguardia, voleva realizzarle e voleva, a parere mio soprattutto desiderava questo, essere intensamente libera. 

Tutti noi abbiamo vissuto almeno un periodo simile nella nostra vita. Pochissimi hanno conservata la fiamma viva abbastanza a lungo da poter dire con tranquillità di essere stati davvero intensamente liberi. Quindi leggere la De Beauvoir non ha un solo buon motivo, che è quello, necessario oltre che eroico, di capire tante cose del Femminismo, ma ha senso anche per tentare la comprensione del conformismo di noi baby boomer.

Voglio dire che rileggere la Simone degli anni della maturità, dagli anni 50 in poi, ci ricorda quando "avevamo voglia" di essere liberi profondamente e ci spiega almeno due ragioni del nostro fallimento: non siamo forti quanto Simone de Beauvoir perché noi abbiamo paura di perdere quello che abbiamo (l'avverbio è per me, per molti e per molte) faticosamente costruito. "E' già tanto per noi" essere arrivati fino a qui. Lei era anticonformista e non aveva paura. Mentre leggevo le interviste presenti in questo volumetto (181 pagine in totale) mi domandavo: è diventata anticonformista perché non aveva paura? Non lo so, ma tra le due frasi preferisco il nesso causa-effetto della seconda. Perché il timore è un problema di oggi.

Considerando questi i casi sociali fi oggi, i nostri casi, si può declinare la frase "insediarsi nella mediocrità" in “non esigere troppo e non rischiare per migliorare una sufficienza che ci manda, in qualche modo, avanti”.  Questa declinazione possiamo calarla facilmente in un arco di tempo ben oltre il contemporaneo, facendo una chiacchierata coi nostri genitori: arriva alla gioventù dei nostri padri. Quando ero piccolo facevo poche domande, mi davo già allora tutte le risposte da sole (erano sbagliate, sì!) ma una volta chiesi a mio padre chi era Brigitte Bardot. Un po' ero curioso perchè l'avevo vista in tv, un po' ero curioso perchè questo nome ogni tanto i grandi lo dicevano come per fare un'esempio ("Aho, e mica sei Brigìbbardo!") Pensando alla Brigitte Bardot degli Anni 50 scrive un articolato brano che analizza il cinema dei maschi. Sì, so che non esiste una nicchia chiamata così. ma leggendo quel pezzo io capisco che Simone intendeva usare B.B. per mettere all'angolo i maschilisti francesi. Il brano uscì nei primi Anni 60, in inglese, e oggi apre il volume Quando tutte le donne del mondo, pubblicato nel 2019 in versione tascabile italiana. 

In quel breve saggio si parla più di un personaggio che di una persona. L'intellettuale francese analizza l'effetto di B.B. sul pubblico e non la biografia della giovane attrice di nome Brigitte Anne Marie Bardot. Ci spiega perchè registi e sceneggiatori hanno usato l'attrice per creare un personaggio di successo, e su cosa fecero leva. Ci accorgiamo di quante stelle polari abbia il bel mondo del cinema, che nei decenni ha mantenuto fede ai proficui insegnamenti dell'epoca di B.B. e Marylin Monroe.

Allora: ho iniziato con una frase di una celebre scrittrice, adesso tocca a me. Di fronte alla mediocrità, io che dico? 

Ho fatto questo come maschio di fronte alla rivoluzione femminile: insediarmi nella mediocrità. ho avuto sempre con me un rosario in cui ogni grano era un "e poi si vedrà". Che significa? che sono stato anti-maschilista ... fino a un certo punto. Ci tenevo che i miei figli avessero il mio cognome, ad esempio, li educo nel rispetto di tutte le persone - e del creato - e gli spiego, insieme a mia moglie, che tutti abbiamo gli stessi diritti, che tutti siamo uguali di fronte al lavoro e alla legge. E poi si vedrà

Da cinque o sei anni voto solo per candidate femmine, ma finora non ho mai raccolto firme perchè le liste elettorali siano composto dal 51% di donne. E poi si vedrà

Nel 2022, per parlare di libri, 1 su 4 dei libri che ho letto era di una donna, nel 2023 ogni 3 libri  letti, 1 è stato un libro di donna. E poi si vedrà

Questi esempi spiegano la mia mediocrità. Facciamo un esempio semplice? Leggere fa immaginare, leggere fa immedesimare. Poniamo che il nome per lo stato di cose della nostra società, in cui tanti, tantissimi maschi si sentono e sono "signori e padroni" sia Patriarcato. ok?

ok! bene: leggiamo libri scritti da donne per un paio d'anni di fila. Lo so che leggiamo i maschi senza nemmeno farci caso. Ma adesso proviamo a leggere dalle donne. E anzi, andiamo a vedere film a regia femminile. Per due anni. Questo dovremmo farlo. Vedremmo il mondo dal loro punto di vista e credo che sarebbe impossibile non imparare qualcosa.

io sono certo che vedere di più coi loro occhi e imparare cose nuove sul loro linguaggio ci farà bene e smusserà gli spigoli vivi e taglienti del patriarcato.

E vorrei dire una cosa che unisca una critica di de Beauvoir alle donne all'autocritica dei maschi adulti del 2023: 

Sono mediocre nel giocare la mia parte nella rivoluzione culturale e antropologica condotta dalle donne. 

Ci sono idee della de Beauvoir che non capisco ("la maternità è una schiavitù per la donne", detto da lei nel '72 e tradotto così da V. Dridso, o da B. Garufi, o da V. Nencini Baranelli nel volume che ho letto), ma la linea generale la sposo in pieno. Il libro contiene tanti temi che condivido e che vorrei si trasmettessero alla generazione dei nostri figli, così forse la mediocrità diverrà altro, una sufficienza piena che diverrà eccellenza. Non so cosa sia l'eccellenza nella questione dell'uscita dal patriarcato. So che così non si può andare avanti: che qualcuno di noi maschi deve schierarsi contro i limiti della società, contro la società in cui comunque vogliamo vivere. E viviamoci, ma non così. Le attenzioni che ho avuto finora io non bastano, e quelle che aggiungerò - ci proverò e CI STO provando: queste righe sono una uscita che mi impegna - di certo non basteranno perché la rivoluzione sia compiuta. 

Bisogna mettersi in discussione. Questo libro ti fa mettere in discussione. Quindi è un tassello utile. il quadro definitivo nessuno lo conosce, ma il quadro attuale deve cambiare!

La mia natura crede nel cambiamento. Nella mia immagine di cambiamento non c'è la violenza. Il cambiamento violento è da temere per le sue conseguenze nel medio e nel lungo periodo; io istintivamente favorisco ogni cambiamento che mi pare graduale, oltre che doveroso, mentre giudico troppo rischioso ogni cambiamento netto e rapido. La reazione esagerata e violenta. lo so che chi non risica non rosica, ma se mi metto a valutare freddamente il quadro, dall'esterno, vedo qualcosa che sarà utile a tutti e tutte: con una cesura vedo un peggioramento della condizione femminile, un peggioramento interamente imputabile ai maschi! Vedo un danno ulteriore, perpetrato dai maschi, se si compiono passaggi drastici. Bisogna agire, e nell'azione "usarci" gentilezza a vicenda. 

Io maschio quarantenne con reddito fisso e la mediocrità: altra riflessione.

Non esco da una zona grigia né per la piena luce ne per un buio placido, ho paura. Ho paura della forza maschile. Devo propagare i miei sensi nello spazio attorno così come è, e poi si vedrà. La fiducia che ho nel femminile mi ha portato a fare alcuni passi avanti e mi da le motivazioni per proseguire, con gradualità e consolidando ogni millimetro guadagnato. Sia verso la luce di una società visibile e vivibile che nel buio placido delle relazioni, con una donna e con le donne che incontrerò. MA ATTENZIONE: riconosco di non essere all'avanguardia! Io ho creduto, a lungo, di essere nettamente schierato dalla parte della parità di genere, invece ero solo nella retroguardia di questo enorme gruppo di persone favorevole all'emancipazione concreta delle donne (gruppo fatto da maschi, da femmine, ecc.).

Sono disposto fino a un certo punto, e poi si vedrà. Il “poi” è importante, ma il nocciolo della questione è accontentarsi della mediocrità. Ok, non è virile, non è nemmeno femminista, la De Beauvoir mi incenerirebbe col suo sguardo arguto. Ma è il mio modo e si giustifica con… tutto il resto. Valutando a cicche e spanne il resto io sento che non siamo pronti ad abbattere le convinzioni antropologiche maschiliste in vigore. Io credo che dovremmo puntare tutte/i su alcuni temi grandi, e concentrare lì ogni sforzo. Siccome non sono uno studioso del genere ma sono un tipo pragmatico, direi di puntare su due cose, solo 2, e basarsi sui numeri:

1) controllare le tabelle degli stipendi e uguagliare gli stipendi di uomini e donne. Questa frase deve essere una stella polare e poi, sotto la sua luce si potranno vedere mille dettagli. I dettagli verranno dopo, ora mettiamo mano ai grandi numeri. Io partirei dalla grana, e farei alla svelta - perchè la LORO IMPAZIENZA E' AMPIAMENTE GIUSTIFICATA!

2) elezioni a cariche pubbliche: imporre in Italia una regola sulle liste elettorali che somigli a questa.

Quando è stato raggiunto il 51 % dei nomi necessari a completare la lista con nomi di candidate donne, si può finalmente aprire quella lista anche ai maschi. Le elezioni si fanno con calma, non di corsa, e tutti sappiamo che alcune sono ogni 4 anni e altre ogni 5: si deve programmare. Vedo bene che ciò non comporta l'elezione di tante donne in modo automatica - e mi spiace - ma nella formula proposta trovo un passo avanti che si può facilmente consolidare nel giro di una generazione. Le donne si conquisteranno la fiducia, ma se non le si mette in lista... e qui le formazioni politiche di sinistra e di centro sinistra sono in grave ritardo!

Al Comune si presentano liste con 29 nomi? Quando avremo in lista 15 donne potremo andare a cercare i 14 nomi che mancano. bisogna solo far ruotare le altre regole elettorali intorno a questa. Si può fare. Si inizia ora: con le prime liste elettorali da fare per le quali non sia già iniziata la preparazione dei candidati. Ho detto preparazione apposta: chiunque si prepari svolgerà meglio il servizio.

Tu mi hai generato

La mia piccola storia di uomo che promana da generazioni familiari (generazioni che si sono educate e provano ancora a educarsi a vicenda, il che è un tassello della rivoluzione antropologica in corso in Italia). Non vedo lo spazio per un cambiamento drastico che sia pure incruento. Bisogna trovare la velocità giusta, ma questa rivoluzione non si deve fermare.

Se è per questo, non deve nemmeno rallentare. Noi uomini abbiamo già fatto troppi danni. Tocca a loro.

La professione è la mia media, il reddito (derivante da una professione, quella media, o mediana o mediocre secondo chi mi vuole artista o, più rozzamente, ricco) è la mia medietà, è ciò che mi fa fare quasi tutto quello che faccio. Poi, rimane un sacco di roba fuori dalla medietà. Esempio? Cerco letture fuori dalla media, fuori dalla top ten, fuori dalla moda.