lunedì 27 settembre 2021

Empatia e violenza in Islanda nei Giorni del Vulcano

 Libri: I giorni del vulcano, L’angelo di neve

Parole: #islanda, #vulcano, senso di colpa, collettività, giustizia


Se come me non vi stancate mai dell’Islanda questo libro fa per voi. Da bestia.

Siamo al 20esimo mese di pandemia ma possiamo parlare anche d'altro: oggi è "in tendenza" l'elezione del parlamento islandese: il numero delle elette è quasi uguale a quello degli eletti!

In quell'isola da 300k abitanti le cose si muovono. Jònasson utilizza l'apertura di un traforo, che renderebbe accessibile un fiordo isolato e incontaminato, come base per un bel giallo. Materia e concretezza, tanto per cominciare.

Io trovo che Jònasson sia davvero un grande rappresentante dell’“essere islandesi” oggi, e questo significa stare dritti in piedi di fronte alla Natura, accettando gli imprevisti della vita e cercando di far valere l’idea in cui si crede, nonostante le condizioni avverse. I giorni del vulcano contiene dei fili rossi provenienti da L’angelo di neve – la prima parte della serie "Misteri d’Islanda" – e ci porta all’epoca dell’eruzione di Eyjafjallajökull del 2010. Col blocco dei voli di mezza Europa…

Esiste già il terzo volume e io ne ho finora solo un’infarinatura, ma sono convinto che la Serie “Misteri d’Islanda” sia stata scritta tutta di filato e pubblicata divisa, e che lo scopo fosse seguire la crescita del protagonista, Ari Þór Arason (leggiamo Ari Dor), in una data epoca e in un dato luogo. Poi l’opera nata così può essere divisa in più parti. Un'indagine = un volume. A dire il vero… ehm, potrebbe trattarsi di una tetralogia… be’: lo spero!


Yes, yes... It's me 😁 . Hjàlparfoss 2004


Che vuol dire Serie?

Finora seguire Ari Dor è interessante e sconvolgente. Che suspence! Sono stato in Islanda in una estate lontana, e questo episodio è “girato” d’estate; per me ha significato sentirlo molto più coinvolgente del primo – che recensivo qui http://bloghema-room.blogspot.com/2017/04/ragnar-jonasson-promoter-dellislanda.html.

I gialli nordici sono potenti anche senza aver visto dal vivo quel tipo di paesaggio; sono esotici in modo nuovo. Anche la violenza: è più fredda.

Il coinvolgimento si deve anche ai temi: l’appartenenza alla terra su cui nasciamo, la crisi economica, il senso di colpa e, più difficile da condividere, le reazioni di una “persona giovane” alla scoperta di essere “gravemente malata”. 

Questa serie punta a sconvolgere le aspettative del lettore; senza esagerazioni, senza pulp fiction. 

Trovo che questi libri sono pronti per una Serie Televisiva.

Violenza e senso di colpa: un'alternanza sospetta

Detto questo, annoto un aspetto che non mi è piaciuto. Occhio: il libro mi è piaciuto molto, c'è stato giusto un intoppo di lettura: alcuni elementi politicamente sensibili sono tanto equilibrati da sembrare calcolati. 

Sarà statospontaneo. Certo. Come sorridere a un bambino che ti dice “tu hai le orecchie a sventola!” il problema è che ho sentito una "stonatura", un rumore.

Mentre leggiamo sentiamo degli alert, a volte, no? Niente di grave: la lettura prosegue perché sappiamo che ci aspettano pagine di divertimento ed emozione. NON INTENZIONALMENTE la mia attenzione si è spostata sulla parità di genere, perché fare finta di non essermene accorto? Ho sentito una interruzione del flusso narrativo.

La parità tra i generi non si discute – e gli islandesi non lo discutono, mentre noi dobbiamo imparare da loro – ma, nello scorrere la lettura, le cose devono filare lisce. Se ci fosse stata una "preparazione" non avrei sentito l' alert!

Se le donne e gli uomini avessero avuto più connotati, se li avessi conosciuti di più (specialmente la giornalista Isrùn) avrei letto meglio.  

Qui troviamo la violenza sessuale e psicologica. Subire e commettere violenza in questo giallo sono due azioni equamente divise tra uomini e donne, e la forzatura che ho colto io sta in questo campo: è arrivata dura come se fosse spinta a forza, è arrivata subito dopo aver scoperto uno dei cattivi, maschio. 

Una donna commette violenza psicologica su bambini. Lo sappiamo grazie a una sola frase. Una e stop. Poco, a mio parere.

Il resto di questa analisi non lo scrivo perché il mio intento è indurvi a leggere Jònasson. Perché mi piace. Mi piace come usa il potere dell'Islanda. 

Non mi stanco di Ari Þór, sbirro-teologo

Si sta allontanando dalle sue origini, Ari Dor: la sua città, #Reykjavìk; la ragazza che amava, Kristin; la sua passione: la teologia. Dopo la crisi economica, tutta l’Islanda si è dovuta reinventare e Ari Dor incarna questo terremoto. Molto bello. Anche perché l’Islanda si sta riprendendo. Grazie al turismo e ai cantieri navali.

Cantiere navale vicino a Reykjavìk


A breve leggerò la Terza Puntata (Fuori dal mondo, Marsilio 2020 € 9.50 nell’economica a marchio #Feltrinelli) e tutte le indagini di Ari Dor. Non ho dubbi. Mi piace che la claustrofobia della prima puntata abbia lasciato lo spazio alla fotofobia che prolifera lassù quando il nostro pianeta non riesce a garantire la miseria di 8 ore di oscurità… Capricci del Sistema Solare!

Ho scritto nel 2017: “La giustizia in questo romanzo non è impossibile, ma - più concretamente - è scivolosa come un pezzo di ghiaccio. Non c’è alcun disamore verso la ricerca della verità, no.” Ritrovo questa sensazione anche qui. La giustizia scivolosa non è bella: il bello è l’intenzione di un autore di ritornare a un argomento! Far passare il lettore per altri percorsi, e mostrargli ancora quel posto lì, quella idea lì. 

La giustizia è la cosa più lontana dall’ingiustizia, ma non è perfetta, se non per qualche tempo.

Grande o piccola, è sempre collettività

La questione della giustizia non può chiudersi, per ora, e non sarà un libro a mettere a posto le cose, ma ritrovare questo tema nell’arte è molto stimolante, perché non c’è l’esperto in cattedra, ma una persona come noi, solo dotata di spiccata sensibilità, che ci dice la sua opinione. Sei stimolato a sviluppare la tua propria opinione, da riversare poi, in pace, nella collettivitàAnche un libro della collana #giallosvezia ambientato nella piccola #islanda può fare la sua parte. E pure questo testo:

BLOGHEMA: LUCE D'ESTATE ED È SUBITO ISLANDA (bloghema-room.blogspot.com)

Mi sono goduto tutto il viaggio e Jònasson ha creato lo spazio per nuovi effetti a sorpresa. Indispensabili in un giallo che si rispetti. Indispensabili in una Seconda puntata. Indispensabili per finire su questo blog.

L'altopiano nord orientale dell'Islanda, una immensa porta di luce. 2004